“Non aggrapparti a qualcuno che se ne va” (Matteo Pirro)

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“Non aggrapparti a qualcuno che se ne va, altrimenti non sarà possibile incontrare chi sta per arrivare”

Parliamo di relazioni e in particolare di relazioni malate, dove sono presenti strasichi e abitudini dure a morire. Non dobbiamo fare l’errore di scambiare l’abitudine con l’amore, sono due cose diverse. È nostalgica una relazione che finisce per amore. È marcescente una relazione che finisce per abitudine.
Il pericolo più grande in una relazione non è l’esaurimento dell’amore, ma il subentrare delle azioni abitudinarie. Queste, nel momento in cui la relazione si spezza, ci impediscono di fare spazio dentro di noi per poter accogliere qualcun altro nella nostra vita.

Senza spazio non c’è vita. Senza spazio psichico non c’è amore.

Dobbiamo lasciar andare le persone che vanno via e che si allontanano da noi, altrimenti esse diventano filo spinato per le nostre mani e per la nostra psiche. Mani ferite non riescono ad agire, diventando impossibilitate ad accogliere il nuovo.

Dio per creare Eva fece spazio nell’uomo togliendogli una costola. Gli permise così di respirare. L’uomo senza costola poteva finalmente respirare il corpo di Eva, facendo spazio dentro se stesso per accogliere l’amore che irrompeva nella sua vita.

Lasciamo andare – l’altro che va via -, in questo modo faremo posto al nuovo che cerca di arrivare.

2 pensieri su ““Non aggrapparti a qualcuno che se ne va” (Matteo Pirro)

  1. E quando siamo noi stessi gli artefici, o le cause, dell’allontanamento dell’altro/degli altri da noi?
    Noi, con il nostro Essere, con il nostro comportamento, le nostre parole, i nostri silenzi, le nostre personali e “irrinunciabili” impostazioni di vita?

    Gabri

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    1. Cara Gabriella, qui si aprirebbe un altro discorso, o forse lo stesso. Potrebbe essere un’assunzione di responsabilità da parte della persona che allontana, oppure potrebbe essere un incopatibilità. Resta il fatto che non c’è nulla di irrinunciabile nella vita, o comunque in questo caso si valuta più irrinunciabili se stessi che il rapporto con l’altro. Ci sarebbero da fare molte domande a tal proposito.

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